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Cosa sono questi Ecobonus?

Gli Ecobonus sono agevolazioni fiscali introdotte dal Decreto Rilancio 2020 per alcuni interventi edilizi.

Per esempio: il Superbonus 110, eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi negli anni 2020, 2021 e 2022.
Si tratta di lavori eseguiti nell’ambito del miglioramento dell’efficienza energetica come l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Le nuove misure si aggiungono alle misure già previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus).

Nell’ambito delle detrazioni fiscali che spettano a chi esegue i lavori edili, il Consorzio Qualis Enterprise fornisce un’assistenza globale e costante per le pratiche relative a certificazioni, analisi di fattibilità, rilascio delle certificazioni, consulenza fiscale, amministrativa e burocratica. 

Tra le altre cose, Qualis assicura uno sconto in fattura immediato per le detrazioni fiscali relative al 110%, 65% e 50% grazie alla cessione del credito. 

Come funziona? L’impresa anticipa la spesa totale e il cliente, al posto di recuperare il 50% in dieci anni come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, cedendo a Qualis il suo credito risparmia sin da subito il 50%.

SUPERBONUS 110

Il Superbonus è un’agevolazione introdotta dal DL 34/2020 che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, messa in sicurezza statica, installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

La percentuale di detrazione è pari al 110% della spesa sostenuta.

Per i condomini, gli IACP e gli edififici da 2 a 4 unità immobiliari appartenenti allo stesso proprietario, la detrazione è pari a:
110% fino al 31/12/2023 –
70% nel 2024 –
65% nel 2025 –

La spesa può essere detratta in:
5 anni per le spese fino al 31/12/2021 –
4 quote annuali di pari importo –
per le spese sostenute dal 01/07/2022

Il beneficiario della detrazione può usarla in maniera diretta oppure optare per sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta per tutte le spese sostenute fino al 31/12/2025.

BONUS RISTRUTTURAZIONI 50

Il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione fiscale per lavori edili delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria negli edifici singoli e manutenzione ordinaria nei condomini.

La detrazione è pari al 50% della spesa sostenuta, con una spesa massima di 96.000 €.

La spesa può essere detratta in 10 anni.

Il beneficiario della detrazione può usarla in maniera diretta oppure optare per sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta per tutte le spese sostenute fino al 31/12/2024.

SISMABONUS

Il Sismabonus è la detrazione IRPEF o IRES per gli interventi di messa in sicurezza statica di edifici in zone ad alto rischio sismico.

La detrazione varia dal 50% all’85%;
con l’introduzione del Superbonus si può arrivare al 110%.

La spesa può essere detratta in 5 anni.

Il beneficiario della detrazione può usarla in maniera diretta oppure optare per sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta per tutte le spese sostenute fino al 31/12/2024.

BONUS FACCIATE

Il bonus facciate prevede una detrazione fiscale per i lavori destinati al ripristino delle facciate degli edifici (senza massimale di spesa).

La detrazione è del 60%.

La spesa può essere detratta in 10 anni.

Il beneficiario della detrazione può usarla in maniera diretta oppure optare per sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta per tutte le spese sostenute fino al 31/12/2022.

ECOBONUS

L’Ecobonus consiste in una detrazione IRPEF o IRES per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

La detrazione è 50/65%. Con l’introduzione del Superbonus si può arrivare al 110%.

Il beneficiario della detrazione può usarla in maniera diretta oppure optare per sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta per tutte le spese sostenute fino al 31/12/2024.

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE

Il bonus agevola i lavori per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti con una percentuale di detrazione variabile del 75%.

La detrazione è pari al 75% su una spesa pari a:

50.000 € per gli edifici unifamiliari o assimilabili –

40.000 € moltiplicati per il numero delle unità –
immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari

30.000 € moltiplicati per il numero delle unità –
immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari

La spesa può essere detratta in 5 anni.

Il beneficiario della detrazione può usarla in maniera diretta oppure optare per sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta per tutte le spese sostenute fino al 31/12/2022.

Sconto in fattura e cessione del credito

Lo sconto in fattura permette di vedersi abbattuto il costo dei lavori direttamente dalla ditta fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori (nella sostanza sino all’importo massimo corrispondente alla percentuale del bonus fiscale di riferimento).

Lo sconto in fattura comporta un vero e proprio sconto sul costo dei lavori corrispondente alla percentuale della detrazione altrimenti applicata in dichiarazione. Se ad esempio il contribuente opta per lo sconto su dei lavori detraibili col Bonus Ristrutturazioni al 50%, ecco che lo sconto corrispettivo in fattura sarebbe appunto del 50%. Resta fermo che l’unica detrazione per cui, per ovvie ragioni, lo sconto in fattura non potrebbe mai equiparare la percentuale di detrazione fiscale è proprio il Superbonus 110%, per il quale lo sconto in fattura può al massimo pareggiare il totale dei costi (quindi in sostanza optando per lo sconto in fattura su lavori detraibili col Superbonus si può avere al massimo l’abbattimento totale della fattura, ma si perderebbe quel 10% in più recuperabile invece tramite dichiarazione).

La cessione del credito presuppone la cessione vera e propria della detrazione fiscale da parte del contribuente all’indirizzo di un ente terzo (fornitori di beni, esercenti di attività autonome, banche, società, ecc.) in cambio del rimborso fino a un importo massimo corrispondente alla somma altrimenti detratta in dichiarazione.

La cessione del credito comporta invece in primis il pagamento effettivo dei lavori, regolarmente fatturati e bonificati, e quindi la stipula di un accordo finanziario tra il contribuente che cede la detrazione e l’ente cessionario. Infine, l’ente cessionario, in cambio del beneficio fiscale ceduto, avvierà un piano di rimborso per “restituire” al contribuente fino alla quota corrispondete alla detrazione fiscale.